La guerra è finita”. Così Kim Jong-un e Moon Jae-in nella dichiarazione congiunta che ha seguito il vertice di Panmunjom. Parole mai pronunciate dal lontano 1953, anno nel quale venne firmato l'armistizio che ha, sinora, regolato i rapporti tra le due Coree e che, assicurano i leader di Seul e Pyongyang, entro la fine dell'anno verrà trasformato in un trattato di pace.
Una sola famiglia
“Non ripeteremo gli errori del passato” ha detto Kim. Il leader nordcoreano si è impegnato a “lavorare per gli interessi dei due Paesi” e ha aggiunto: “Siamo una stessa famiglia e dobbiamo garantire un futuro di pace alle nostre popolazioni“.
Pace
La dichiarazione congiunta arriva dopo una giornata storica per la penisola Coreana, caratterizzata da gesti simbolici. Come la piantumazione di un pino sul confine tra le due nazioni, in segno di pace e prosperità. I due leader, ha riferito il leader della Casa Blu, Yoon Young-chan, hanno avuto sinora “serie e oneste discussioni” sui modi per denuclearizzare la penisola coreana e per stabilire una pace permanente. Kim e Moon, ha aggiunto, annunceranno assieme i risultati del summit di oggi al villaggio di confine inter-coreano di Panmunjom. L'annuncio verrà fatto “quando e se” i funzionari delle due parti avranno raggiunto un accordo finale, ha dichiarato il portavoce di Moon.
Vertice
Tutto è cominciato questa mattina. Dopo la cerimonia di benvenuto, Moon e Kim si sono poi diretti a salutare i membri delle due delegazioni. Moon ha presentato a Kim i membri della delegazione sudcoreana, e Kim ha a Moon i delegati del Nord. Moon ha stretto di nuovo la mano a Kim Yo-jong, la sorella minore di Kim, che aveva già incontrato nel febbraio scorso, in occasione della sua partecipazione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, il momento più alto, prima di oggi, della distensione tra Seul e Pyongyang, dopo l'escalation missilistica e militare del 2017. Dopo le presentazioni le due delegazioni hanno posato per le foto di rito. “Una nuova storia comincia ora – dal punto di partenza della storia e dell'era di pace”.