L’Ucraina ha avviato esercitazioni missilistiche vicino al confine con la Crimea allo scopo di testare i sistemi missilistici terra-aria a medio raggio S-300. Lo riporta l’agenzia russa Ria Novosti, che cita fonti militari. I missili voleranno a 30 km dallo spazio aereo della Crimea. Navi russe della flotta del Mar Nero hanno preso posizione a ovest della penisola di Crimea per fornire difesa aerea al territorio russo.
E’ lo scenario dell’ultimo scontro tra Mosca e Kiev, in tensione ormai da anni.Ā “I lanci sono giĆ iniziati, tutto sta andando secondo i piani”, ha detto alla Tass Vladimir Kryzhanovsky, capo del ramo meridionale del servizio stampa delle forze armate ucraine. “Lo scopo dell’esercizio ĆØ quello di acquisire esperienza nell’utilizzo di questi sistemi missilistici anti-aerei e per controllare la qualitĆ dei razzi, che sono stati riparati, nonchĆ© a migliorare le competenze delle unitĆ missilistiche”, ha precisato aggiungendo che non vi ĆØ stata alcuna risposta da parte russa – i missili voleranno a 30 chilometri dallo spazio aereo della Crimea.
Nel frattempo perĆ², come detto, navi russe della flotta del Mar Nero hanno preso posizione a ovest della penisola di Crimea per fornire difesa aerea al territorio russo.
Putin, parlando al Parlamento, ha chiarito – per la veritĆ parlando a largo spettro e indirizzandosi implicitamente a Usa e Unione europea – la posizione del Cremlino:Ā “Noi non vogliamo nemici, abbiamo bisogno di amici, ma non possiamo trascurare nostri interessi.Ā Vogliamo un sistema stabile di relazioni internazionali per il futuro, senza monopoli e senza limiti alla libertĆ di parola: la Russia ĆØ stata accusata di imporre censura sui suoi media ma alcune nostre controparti stanno facendo proprio questo”, ha aggiunto.
Non la pensa cosƬĀ il ministro Inglese degli Esteri, Boris Johnson: “Il sostegno della Russia ai separatisti nell’Ucraina dell’Est e le azioni in Siria a favore del regime di Assad hanno causato immense sofferenze umane. L’annessione illegale della Crimea non ĆØ stata dimenticata e le ripetute provocazioni verso la Nato e i suoi alleati non possono essere tollerate. Per questo ĆØ giusto continuare a respingere l’aggressione. Le sanzioni sono un’importante leva e comportano un costo per lo Stato russo. Noi tutti dobbiamo continuare a sostenerle”.
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