Il segretario di Stato americano John Kerry, ha incontrato oggi il capo negoziatore palestinese, Saeb Erekat: parleranno del cammino da seguire per la pace in Medio Oriente, della situazione a Gaza e di come riportare la calma nella Città Santa.L’incontro avviene dopo che la Svezia ha deciso di riconoscere lo Stato palestinese e all’indomani di vari giorni di tensioni a Gerusalemme, dove le truppe israeliane hanno chiuso la spianata delle Mosche.
Stando a quanto riportato dal quotidiano israeliano Haaretz, l’incontro rappresenta un nuovo tentativo di salvare il processo di pace israelo-palestinese prima che i palestinesi presentino, tra fine novembre e inizio dicembre, una risoluzione al Consiglio di sicurezza dell’Onu per mettere fine all’occupazione entro il novembre del 2016 e riconoscere lo Stato palestinese lungo i confini del 1967
La chiusura della Spianata delle Moschee, avvenuta la scorsa settimana a seguito del tentato omicidio di un rabbino, ha acuito la tensione: l’obiettivo di Kerry è proprio quello di trovare una soluzione rapida al problema. La situazione è particolarmente delicata: gli ultimi accordi, maturali nell’aprile, hanno segnato un vero e proprio fallimento per le diplomazie internazionali coinvolte. Durante gli otto mesi di negoziati, infatti, Tel Aviv ha continuato a costruire case nei territori occupati e ha ritardato parecchio nel rilascio dei prigionieri. Non solo: il governo di Benjamin Netanyahu ha costantemente rifiutato di prendere in considerazione la possibilità di un ritorno ai confini del ’67. La ripresa del conflitto ha creato ingenti danni alla Striscia, in particolare con l’offensiva “Margine Protettivo”, che ha lasciato sul campo più di 2.100 morti, di cui l’80% civili: la scorsa settimana il governo palestinese ha presentato un piano di ricostruzione generale che ammonta a 4 miliardi.