Il segretario di Stato Usa, John Kerry, continua il suo viaggio nei paesi musulmani. Oggiรจ ad Ankara per chiedere il sostegno della Turchia nellโintervento contro lโIsis, in Siria e in Iraq, mentre proprio ieri il governo turco ha fatto sapere che non intende prendere parte alle operazioni militari contro i jihadisti.
Il capo della diplomazia americana vedrร nel pomeriggio il presidente Recep Tayyip Erdogan, il premier Ahmet Davutoglu e il ministro degli esteri Mesut Cavusogl per convincerli ad aderire allโoffensiva contro il gruppo armato. La Turchia, infatti, รจ considerata โlโanello deboleโ della coalizione anti-Isis, costruita dagli Usa, e non vorrebbe piรน permettere agli americani di utilizzare la base aerea di Incirlik, nel sud del paese, vicino alla frontiera siriana, per missioni di combattimento, ma unicamente a scopi logistici e umanitari. Ankara teme che un utilizzo della struttura per attacchi aerei metta in pericolo la vita di 46 turchi che sono nelle mani dei jihadisti da giugno, tenuti in ostaggio a Mosul, nel nord dellโIraq. Ieri alla riunione fra Usa e paesi della regione a Jeddah, in Arabia Saudita, la Turchia si รจ astenuta al momento dellโadozione del documento finale.
Per raccogliere il maggior consenso possibile ai raid aerei in Siria contro le milizie sunnite, gli Usa hanno annunciato uno stanziamento di 500 milioni di dollari di aiuti umanitari a favore dei Paesi confinanti che ospitano milioni di profughi.