La polizia keniota ha accusato cinque uomini, quattro somali e un tanzaniano, di aver partecipato all’attacco ad un’università nell’est del Paese nell’aprile scorso attribuito ad al Shabab in cui furono uccise 148 persone, in gran parte giovani studenti.
I cinque, accusati di 152 capi d’imputazione di matrice terroristica, si sono dichiarati innocenti davanti a un tribunale, sostenendo di essere stati torturati per dieci giorni consecutivi dalla polizia antiterrorismo per costringerli a confessare.
Il 2 aprile scorso quattro militanti di al Shabab armati attaccarono il Garissa University College uccidendo 148 persone durante un assedio durato per ore. Non è chiaro quale sarebbe stato, secondo l’accusa, il ruolo dei cinque imputati. Al-Shabab ha lanciato una serie di attacchi contro il Kenya, “colpevole” ai suoi occhi di avere inviato truppe in Somalia per combattere i suoi militanti. E da allora, dall’ottobre 2011, il Paese ha subito un’ondata di attentati terroristici.
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