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Kavanaugh si difende: “Sono innocente”

E'stata una giornata difficile quella per Brett Kavanaugh, il nominato giudice della Corte suprema degli Stati Uniti alle prese con una pesantissima accusa di violenza sessuale, la quale sarebbe stata perpetrata ai danni della sua ex compagna di college Christine Blasey Ford che, qualche ora fa, è stata protagonista di una drammatica testimonianza nell'Aula del Senato. Durante la sua audizione, la donna ha ripercorso “i momenti peggiori vissuti nella notte della violenza”, che sarebbe avvenuta quando entrambi frequentavano le scuole, durante una festa. Ford ha spiegato di non ricordare tutto con precisione ma di avere impressi nella mente gli attimi in cui credeva che, di lì a breve, avrebbe subito una violenza: “Ha provato a togliermi i vestiti – ha raccontato -. Non ce l'ha fatta perché era molto ubriaco e perché io avevo un bikini intero sotto i miei vestiti. Pensavo mi avrebbe stuprata. Ho provato a gridare per chiedere aiuto ma mi ha tappato la bocca con la mano. Questa è la cosa che mi ha spaventato di più, e che ha avuto l'impatto più tremendo sulla mia vita. Non riuscivo a respirare, e pensavo che Brett mi avrebbe ucciso per errore”.

La difesa

Al racconto di Christine Ford, il giudice Kavanaugh ha risposto proclamando ancora una volta la sua innocenza ed etichettando il tutto come “un'offensiva politica calcolata e orchestrata alimentata dalla rabbia per l'elezione del presidente Trump nel 2016”. Alternando momenti di rabbia sommessa ad altri di maggiore emozione, Kavanaugh si è difeso affermando che “questo processo di conferma è diventato un disonore nazionale. La costituzione conferisce al Senato un ruolo importante nel processo di conferma, ma avete sostituito il consiglio e il consenso con la ricerca e distruzione. Dalla mia nomina a luglio c'è stata una frenesia a sinistra per trovare qualcosa, qualsiasi cosa per bloccare la mia conferma”. Scendendo poi nel dettaglio del racconto della principale accusatrice (ce ne sono anche altre tre), il giudice ha spiegato di non negare che la donna abbia subito un'aggressione ma ribadendo di non essere mai stato responsabile di una violenza sessuale: “Bevevo birra da ragazzo, a volte anche troppa forse ma non sono mai stato ubriaco a tal punto da dimenticare gli eventi”. E ancora, ha raccontato che nel 1982, stando ai calendari da lui tenuti, non si sarebbe potuto trovare nel luogo descritto da Ford come quello dell'aggressione.

Tensione politica

A ogni modo, nonostante la difesa, la situazione di Kavanaugh appare decisamente complicata e non solo da un punto di vista politico. Al momento, resta ambivalente la posizione di Donald Trump che, da strenuo difensore del suo candidato, ha fatto altresì sapere che una testimonianza convincente di Ford avrebbe potuto fargli cambiare idea. Tuttavia, a seguito delle parole del giudice, il Tycoon ha twittato affermando che “Kavanaugh ha dimostrato all'America esattamente il perché io l'ho nominato. La sua testimonianza è stata potente, onesta e affascinante. La strategia dei democratici tesa a distruggere è vergognosa e questo processo è stato una totale vergogna e uno sforzo per rinviare, ostacolare e resistere. Il Senato deve votare!”. Fra le motivazioni poste dall'accusatrice come freno alle sue parole, vi sarebbe stato proprio il forte impatto politico di Kavanaugh: “I suoi sostenitori lo presentavano come un campione dei diritti delle donne. Ho pensato che se mi fossi fatta avanti, la mia voce sarebbe stata soffocata da un coro di potenti. Mi ero rassegnata a rimanere in silenzio per lasciare che la Commissione e il Senato scegliessero senza sapere ciò che mi aveva fatto. Mi sono convinta a farmi avanti per dirvi come le sue azioni hanno danneggiato la mia vita, in modo che poteste scegliere dopo aver preso tutti i fatti in considerazione”.

Per quanto riguarda la terza persona citata da Ford come presente nella stanza della presunta aggressione, tale Mark Judge, la Cnn ha contattato il suo legale, il quale ha affermato che “il signor Judge non ricorda gli eventi descritti dalla dottoressa Ford” e che “è stato riferito al Comitato che Mr. Judge non vuole commentare pubblicamente questi eventi. Abbiamo anche detto però che è disposto a rispondere a domande scritte” ma non ai media.

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