Buona parte dei kamikaze impiegati per le stragi di Pasqua in Sri Lanka erano istruiti, uno aveva studiato nel Regno Unito e in Australia e alcuni di loro avevano un master in legge: lo ha reso noto il ministro della Difesa cingalese, Ruwan Wijewardene, secondo quanto riportano i media internazionali.
Di buona famiglia
“Gran parte di questo gruppo di attentatori suicidi era istruito e proveniva dalla classe media o alta, quindi erano abbastanza indipendenti finanziariamente e le loro famiglie sono abbastanza stabili finanziariamente. Questo è un fattore preoccupante – ha detto Wijewardene -. Alcuni di loro avevano studiato in vari altri Paesi, avevano Llm (master in legge, ndr), erano persone molto bene istruite”. In particolare, ha aggiunto il ministro, uno di loro aveva studiato nel Regno Unito e poi aveva frequentato corsi post-laurea in Australia prima di ritornare nello Sri Lanka, dove si era stabilito.
“Nessun collegamento con Christchurch”
Lo stesso ministro della Difesa, a proposito degli attacchi, aveva parlato di “rappresaglia” dell'Isis per il massacro di Christchurch del 15 marzo. Gli ha risposto la premier neozelandese, Jacinda Ardern, secondo cui il suo governo non è a conoscenza di alcuna informazione di intelligence che possa collegare in qualche modo i due eventi. “Non abbiamo ricevuto niente di ufficiale, nè abbiamo ricevuto rapporti di intelligence che confermino quanto è stato detto nello Sri Lanka”, ha detto Ardern. secondo quanto riporta il New York Times.
Conta dei morti
Continua a salire, itanto, il numero delle vittime degli attentati del 21 aprile. I morti, secondo la polizia, sarebbero ora 359. Altri 18 sospetti sono stati arrestati nella notte. Attualmente le persone detenute, perché sospettate di aver preso parte in qualche modo alle stragi, sono 58. Il rischio di nuovi attacchi in Sri Lanka resta alto. Oggi, riporta il britannico The Sun, la polizia avrebbe fatto brillare uno scooter imbottito di esplosivo parcheggiato vicino al cinema Savoy di Colombo.