Vorrei che di qui alla fine dell'anno ci mettessimo d'accordo sulla riforma del sistema di Dublino, riforma che non può più attendere”. Così il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, in un dibattito all'Europarlamento.
Dublino
Il capo dell'esecutivo Ue ha, tuttavia, sottolineato che al vertice informale di Salisburgo non c'è stato “alcun accordo su nulla”. Il presidente della Commissione ha puntato il dito contro gli Stati membri che “hanno reclamato una migliore protezione delle frontiere esterne e oggi avanzano in modo esitante verso la soluzione integrale che la Commissione ha sottoposto”.
Brexit
Durante il suo intervento, Juncker ha affrontato anche l'argomento Brexit, ribadendo la volontà dell'Ue di arrivare a un'intesa eaccusando alcuni responsabili del Regno Unito di sottovalutare le “difficoltà” di uno scenario di “no-deal“. “Vogliamo un accordo”, ha detto Juncker. “Quelli che pensano che un mancato accordo sarebbe la soluzione migliore non sono coscienti delle difficoltà di questo scenario”, ha spiegato il presidente della Commissione. Su una delle questioni pià controverse del negoziato con il governo di Theresa May, la frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord, Juncker ha ribadito che la posizione dell'Ue non è cambiata. “Ireland First (Prima l'Irlanda, ndr)”, ha detto Juncker. Sugli scenari post-Brexit, poche ore prima, era intervenuta anche Theresa May, spiegdando che il Regno Unito darà la priorità agli immigrati altamente qualificati. “Quello dell'immigrazionesarà un sistema basato sulle qualifiche – ha detto -. Conteranno le qualifiche dei lavoratori e non da dove provengono. Sarà un sistema che guarderà al mondo per attirare persone con le capacità di cui abbiamo bisogno”