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Juncker gela May

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Nessuna riapertura delle negoziazioni sull'accordo di ritiro del Regno Unito dall'Unione europea. Lo ha detto il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, dopo l'incontro con la premier britannica, Theresa May, per uscire dallo stallo sulla Brexit.  

Lo stop

May, ha riferito la portavoce dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas, “evocato diverse opzioni” per ottenere una modifica dell'accordo di ritiro e in particolare il backstop sulla frontiera irlandese”. Juncker “ha comunque espresso la sua apertura per lavorare sulla dichiarazione politica per essere più ambiziosi sul contenuto e la velocità sulla relazione futura tra Ue e Regno Unito”, ha detto il portavoce, sottolineando che la discussione tra Juncker e May è stata “robusta, ma costruttiva“. I colloqui proseguiranno a livello tecnico per cercare di trovare una soluzione che garantisca un ritiro ordinato del Regno Unito. “Il primo ministro May e il presidente Juncker si incontreranno di nuovo prima della fine di febbraio“, ha aggiunto Schinas. 

La posizione tedesca

Sul punto è intervenuta anche Angela Merkel, dicendosi convinta che “si possano trovare soluzioni senza che si debba per questo riaprire l'intesa sull'uscita” di Londra dall'Ue. “Per noi non è all'ordine del giorno” il ritorno ad un tavolo di trattative sulla Brexit, ha ribadito la cancelliera tedesca dopo l'incontro col premier slovacco Peter Pellegrini.  Come riferiscono alcuni media tedeschi, la posizione di Berlino in sostanza rimane la stessa: è possibile un'intesa sulla Brexit senza riaprire l'intesa faticosamente raggiunta tra Ue e Londra. “Tutte le parti sono interessate ad un'uscita ordinata del Regno Unito“, ha detto ancora Merkel, spiegando che anche da parte dell'Ue “vi è il dovere di fare tutto” per evitare un 'no deal'. Ma questo implica che “la Gran Bretagna ci spieghi nel modo più chiaro cosa vuole”. La cancelliera ha insistito sul fatto che rimane cruciale “l'integrità del mercato interno” nonché un regolamento per la questione del confine tra la Repubblica d'Irlanda, membro della Ue, e l'Irlanda del Nord.

Edith Driscoll: