John Kerry è arrivato oggi in Iraq per una visita a sorpresa. Il segretario di Stato americano è partito per un viaggio che domani lo porterà in Arabia Saudita ad incontrare i ministri degli esteri di sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo per discutere la lotta contro l’Isis. Il colloquio si svolgerà a Gedda, nel quadro dell’impegno degli Stati Uniti a organizzare un’ampia coalizione di oltre quaranta nazioni per sconfiggere le milizie jihadiste ultra-radicali, che seminano il terrore in Iraq e in Siria.
Nel corso della giornata di oggi a Baghdad Kerry discuterà di “come gli Stati Uniti possono incrementare il sostegno al nuovo governo iracheno nello sforzo comune di sconfiggere l’Isis e la minaccia che pone all’Iraq, alla regione e al mondo”, ha spiegato la portavoce del dipartimento di Stato Usa, Jen Psaki.
Nell’agenda del capo della diplomazia di Washington sono in programma anche incontri con il presidente iracheno Fuad Masum, il capo del Parlamento, Salim al-Juburi, e il ministro degli Esteri, Ibrahim al-Jaafari. “Non vedo l’ora d’incontrare il nuovo governo iracheno” ha scritto Kerry su Twitter.
Il governo di al Abbadi ha ottenuto lunedì sera la fiducia, dopo numerose pressioni anche internazionali per la formazione di un esecutivo che sia il più possibile inclusivo di tutte le componenti etniche e religiose irachene in modo da poter più efficacemente combattere contro l’avanzata dello Stato Islamico.
Intanto nella capitale irachena un doppio attentato dinamitardo ha provocato 12 vittime e almeno 31 feriti, proprio mentre Kerry si trova nella città. Secondo quanto reso noto dalla polizia irachena l’attacco è avvenuto nei pressi di un posto di blocco, dove due autobombe sono esplose.