Il boia inglese dell’Isis ha chiesto scusa alla sua famiglia. Conosciuto come Jihadi John, da alcune settimane ha un volto e un’identità: Mohammed Emwazi, londinese di 26 anni. Il messaggio, che lo metterebbe a posto con il Corano, nel quale si punisce con l’inferno chi reca fastidi o preoccupazioni ai propri genitori, è stato recapitato dalla Siria. Non presenta alcun pentimento del pluriassassino per le sue vittime, ma mette nero su bianco la sua vergogna per aver danneggiato i familiari dopo essere stato smascherato come uno dei principali tagliagole dello Stato Islamico.
“Sono dispiaciuto – ha detto tramite terzi il giovane inglese – per i problemi e le difficoltà che la rivelazione della mia identità ha causato ai miei genitori e fratelli”. La notizia è stata resa nota dal Sunday Times, dove viene inoltre spiegato come la famiglia stia vivendo in una località segreta del Regno Unito, sorvegliata notte e giorno dalla polizia britannica. L’unica eccezione sembra essere quella del padre che attualmente si trova in Kuwait, dove il governo locale ha chiesto all’uomo di prendere le distanze dalla vicenda dissociandosi apertamente dal figlio.
Tra gli altri particolari riguardanti Mohammed Emwazi, oltre ad un legame del giovane con l’attentato di Londra nel 2005, il sito web della Bbc rivela che il ragazzo nel 2009 venne espulso dalla Tanzania per ubriachezza e per aver provato a immigrare illegalmente nel Paese. Intanto in Inghilterra sale l’allerta terrorismo dopo la notizia che 320 dei circa 700 “foreign fighters” britannici sono rientrati in patria, costituendo una vera e propria minaccia per gli inglesi.