Alla notizia dell’apertura di una sede del movimento palestinese Hamas a Jakarta i vertici dei principali movimenti musulmani indonesiani hanno respinto il parere espresso in precedenza dal Parlamento. Il commento più duro è del prof. Din Syamsudin, presidente di Muhammadiyah, il secondo movimento musulmano moderato del Paese per importanza; egli ha sottolineato che la presenza di una sede del movimenti estremista palestinese nella capitale darebbe adito a un nuovo conflitto. “Non ci sentiamo vincolati a sostenere questa idea” ha chiarito il leader musulmano, che è anche presidente del Forum per l’amicizia fra Indonesia e Palestina, oltre che presidente del Consiglio indonesiano degli ulema (Mui).
Una posizione condivisa anche dai vertici del Nahdlatul Ulama (Nu), la più importante organizzazione musulmana moderata del Paese, secondo cui la proposta non deve essere presa in considerazione. Il carismatico leader Nu Kiai Hajj Solahudin Wahid, afferma che una eventuale apertura di una sede Hamas va prima “trattata” con l’ambasciata palestinese a Jakarta. Sul fronte governativo, il ministro degli Esteri Retno Lestari Marsudi chiarisce che Jakarta non permetterà mai la presenza del movimento filo-terrorista palestinese sul proprio territorio. “Abbiamo già l’ambasciata di Palestina – conferma – non serve altro”.