Jair Bolsonaro succede ufficialmente a Michel Temer, inaugurando con il nuovo anno un altrettanto nuovo corso del Brasile. Il leader del Partito social-liberale ha percorso in Rolls Royce la strada verso il Palazzo del Congresso, a Brasilia, dove ha giurato come 38esimo presidente della Nazione. Un insediamento che per il Paese significa un cambio di rotta quasi radicale rispetto ai predecessori del leader di estrema destra, il quale si è insediato assieme al suo vice, il generale Hamilton Mourao: la procalmazione è stata effettuata dal presidente del Senato, Eunicio Oliveira, durante una cerimonia solenne in quella che, di fatto, è la sede del potere legislativo. Bolsonaro approda dunque definitivamente a Planalto, pronto a prodigarsi per rispondere a una fiducia che i brasiliani hanno concesso in larga misura al neo-presidente, netto vincitore sia alla tornata elettorale che al ballottaggio dell'ottobre scorso con Fernando Haddad, candidato del Pnl vista la condanna inflitta all'ex presidente Lula.
Il saluto
“Voglio anzitutto ringraziare Dio per il fatto di essere vivo”, ha detto Bolsonaro in un video su Twitter, apparso poco prima della proclamazione e riferito all'accoltellamento subito nel settembre scorso, durante la sua propaganda elettorale. Il neopresidente ha parlato delle sue intenzioni di “cambiare il destino del Paese”, in ottemperanza della fiducia concessa dal popolo e dell'appoggio ricevuto, dicendosi grato “ai cittadini brasiliani per l’appoggio dato e la fiducia che avete espresso per il nostro lavoro. Intendiamo cambiare il destino del nostro Brasile” e per questo “dobbiamo continuare ad avere il vostro appoggio insostituibile”. L'ex militare ha confermato le sue intenzioni per la politica brasiliana che, al momento, destano l'attenzione di buona parte delle potenze occidentali, visto l'orientamente politico di Bolsonaro e le sue convinzioni militariste. Al termine del video, il presidente ha salutato con lo slogan “Il Brasile al di sopra di tutto, Dio al di sopra di tutti”.
Il governo
Largo spazio agli ex militari nella squadra di governo di Jair Bolsonaro: dal vicepresidente Hamilton Mourao, ex generale formatosi all'accademia di Agulha Negras, la stessa del presidente, agli ex generali Augusto Heleno e Carlos Alberto dos Santos Cruz, rispettivamente ministro per la Sicurezza istituzionale e segretario del Governo. Militare anche Fernando Azevedo, ministro della Difesa e Marcos Pontes, astronauta e titolare del dicastero di Scienza e Tecnologia, ma anche Albuquerque Junior (Miniere). Assieme all'ex giudice Sergio Moro, ministro della Giustizia e dell'Interno, l'ex docente Ricardo Velez Rodriguez, ministro dell'Istruzione.