La soluzione dei due stati per risolvere la questione Israele-Palestina non sembra riscuotere più tanto successo tra le popolazioni. A rivelarlo è uno studio condotto tra il 2 e il 14 giugno scorso dal Centro palestinese per le ricerche politiche e statistiche di Ramallah, in collaborazione con l’Università di Gerusalemme.
Dal sondaggio è emerso che il 52% dei 1200 palestinesi intervistati sostiene l’iniziativa araba di pace e il 44% si è detto contrario. Dal fronte israeliano su 802 cittadini coinvolti nello studio, il 21% crede sia positiva la soluzione dei due stati mentre il 68% non lo ritiene un piano adeguato. Sempre tra gli israeliani il 38% è favorevole allo smantellamento della maggior parte delle colonie in Cisgiordania come parte di un accordo di pace con i palestinesi, mentre il 54% è contrario.
Nel giorno in cui la Palestina presenta alla Corte penale Internazionale un documento di denuncia per i presunti crimini di guerra commessi da Israele, lo studio dell’Università di Gerusalemme e del Centro per le politiche e statistiche di Ramallah rivela altri interessanti dettagli. Il 56% degli israeliani teme che un arabo possa far loro del male, laddove è il 79% dei palestinesi a sentirsi minacciato dai vicini israeliani. Qaunto a un ritorno ai negoziati dopo la recente vittoria di Netanyahu alle ultime elezioni, il 6% dei cittadini dello Stato ebraico e il 27% dei palestinesi crede che questo avverrà presto, mentre il 43% dei primi e il 20% dei secondi ritiene che le parti in questione non torneranno a negoziare ma al contrario si verificheranno scontri armati.