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Israele, Netanayahu annulla il bilaterale col ministro tedesco Sigmar Gabriel

Non ci sarà il previsto incontro fra Benjamin Netanayahu e Sigmar Gabriel, il ministro degli Esteri della Germania. Ad annullare il vertice fra i due rappresentanti è stato lo stesso primo ministro israeliano che non ha gradito l’incontro del diplomatico tedesco con le ong pacifiste che, negli ultimi mesi, hanno criticato il governo di Israele in virtù della sua politica di insediamento (la questione è ancora la legge sulla legalizzazione degli insediamenti in Cisgiordania, recentemente disapprovata dal governo di Berlino). L’annullamento del bilaterale era nell’aria e, qualora Gabriel avesse confermato la sua intenzione di incontrare le due ong, tale possibilità avrebbe potuto seriamente concretizzarsi. Detto fatto: Netanyahu la riunione l’ha disdetta davvero ma, come assicurato dal ministro tedesco, “il rapporto con Israele non cambia”.

Gabriel: “Nessuna catastrofe”

Nonostante il nulla di fatto col primo ministro di Israele, Gabriel è comunque riuscito a svolgere il concordato tavolo di lavoro con il presidente Reuven Rivlin. “Nessuna catastrofe”, quindi, come specificato dallo stesso diplomatico il quale, tuttavia, aveva definito l’eventualità dell’annullamento come “un’ipotesi deplorevole, che non so nemmeno immaginare”, poiché “è assolutamente normale incontrare anche i rappresentanti della società civile durante gli incontri all’estero”. Nello specifico, il ministro ha incontrato le organizzazioni “Breaking the silence” e “B’Tselem” le quali, recentemente, si sono apertamente schierate contro la politica di Israele sulla questione cisgiordana, ma anche documentando rispettivamente le violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi occupati e i presunti abusi commessi dall’esercito sulla popolazione della Palestina.

Herzog: “Operato Idf a norma”

Inizialmente, Gabriel ci aveva quasi scherzato su: “Immaginate se il primo ministro israeliano fosse venuto in Germania e avesse voluto incontrare persone critiche nei confronti del governo e questo avesse detto che non è possibile. Sarebbe impensabile”. A criticare l’operato di Netanyahu, anche il leader del partito di opposizione, Isaac Herzog (Partito laburista), il quale non ha gradito l’ultimatum rivolto al ministro tedesco ma, al tempo stesso, ha difeso l’operato dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza in un incontro con lo stesso Gabriel a Gerusalemme: “L’Idf ha quotidianamente a che fare con la minaccia terroristica nella regione più complessa del mondo. In tutte le guerre di Israele ha dimostrato più e più volte di agire secondo le norme del diritto internazionale e nel rispetto dei diritti umani”.

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