Lo Status della Spianata delle Moschee non sarà modificato: a ribadirlo è l’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu, dopo il nuovo attentato compiuto con un investimento di passanti a Gerusalemme. “Chi esprime posizioni differenti – ha detto il portavoce del premier – lo fa a titolo personale e non come posizione del governo”. In Israele, infatti, sono diverse le pressioni per cambiare le regole della Spianata delle Mosche ed aprirla alle preghiere anche degli ebrei.
Nel frattempo, il governo israeliano ha rafforzato oggi le misure di sicurezza attorno alla linea di tram di Gerusalemme: fin dalla prima mattinata le forze dell’ordine hanno predisposto posti di blocco e controlli in diversi quartieri, concentrati nella zona est della città. Ieri, infatti, un palestinese a bordo di un’automobile ha investito un gruppo di persone alla fermata del mezzo di trasporto: un funzionario della polizia di confine è morto e altre nove persone sono rimaste ferite, una delle quali in modo grave. L’autore dell’attacco è il 38enne palestinese Ibrahim al-Akari, proveniente dal campo profughi di Shuafat, a Gerusalemme est: dopo l’investimento, è uscito dal mezzo e si è scagliato contro alcuni passanti. Subito dopo è stato ucciso dalla polizia.
Nella notte si è verificato un altro episodio simile in un’altra zona: tre soldati di Te Aviv sono stati feriti, uno dei quali in modo grave, da un mezzo con targa palestinese, che si è lanciato contro un posto di blocco nei pressi del campo profughi palestinese di al-Arroub, a Hebron. L’esercito ha lanciato una imponente battuta di caccia per identificare il veicolo e risalire al proprietario. Inoltre, sono almeno 16 gli arresti operati, in seguito agli scontri divampati in alcuni campi profughi a Issawiya e Silwan.