Ehud Olmert, ex primo ministro israeliano, è stato condannato a otto mesi di carcere per frode e abuso di potere. Il verdetto del tribunale di Gerusalemme risale a lunedì e l’accusa sollevata è quella di aver accettato una tangente dallo statunitense Morris Talansky. Nel 2014 era già stato condannato a sei anni di prigione per corruzione. L’uomo è stato imputato per diversi milioni di dollari che passarono illegalmente di mano in mano a finanziare una serie di progetti edili.
Uno di questi riguardava la costruzione di abitazioni che avrebbero costretto a modificare le leggi sulla zonizzazione e i cui realizzatori avrebbero così goduto di sgravi fiscali e molti altri vantaggi. Insieme ad Olmert vennero accusati anche l’ex sindaco della città Uri Lupoliansky, l’ex presidente della banca Hapoalim Dan Dankner, l’ex capo dello staff Shula Zaken. Questa condanna è attualmente esaminata in appello dalla Corte suprema. Olmert è stato a capo del governo dal 2006 al 2009, anno in cui fu costretto alle dimissioni proprio a causa delle accuse sollevate che misero fine alla sua carriera.