Mohammed Deif, il comandante dell’ala militare di Hamas – che Israele tento di eliminare l’ultima volta durante il conflitto della scorsa estate a Gaza – è vivo e partecipa alle decisioni militari della fazione islamica al potere nella Striscia. La notizia è stata diffusa da media israeliani e palestinesi, i quali hanno spiegato che Deif, 49 anni, starebbe cercando fondi e armi per Hamas. Attivo da oltre 20 anni, Deif è rimasto invalido nei diversi tentativi israeliani di assassinarlo.
L’annuncio dato da Tel Aviv la scorsa estate, secondo Hamas, è dunque, un grande “fallimento”. Lo ha detto Ismail Haneya, vice capo di Hamas. “Questa – ha affermato – è una confessione israeliana del fallimento dell’intelligence israeliana. La confessione significa che Israele commise un reato cercando di uccidere un noto leader palestinese. Questi leader, che guideranno la battaglia della liberazione, sono una spina nella gola dell’occupazione israeliana”.
Il 16 agosto scorso l’esercito israeliano lanciò un attacco aereo a Gaza, uccidendo quattro persone, tra cui la moglie di Deif e il figlio di 2 anni. Haneya ha parlato a margine di un evento organizzato da Hamas per firmare un documento di protesta contro gli insediamenti israeliani e il muro di separazione in Cisgiordania.