“L’Iran, sia in maniera diretta sia attraverso organizzazioni affiliate in Siria, Libano, Iraq e Yemen, si sta muovendo per ‘usurpare’ ogni territorio lasciato dall’Isis”. E’ la denuncia fatta dal capo del Mossad, i servizi segreti israeliani, Yossi Cohen, che oggi ha aggiornato i Ministri durante la riunione di governo a Gerusalemme. Secondo Cohen, Teheran “non ha rinunciato alle sue ambizioni di diventare uno stato ‘nucleare’ e l’accordo firmato nel 2015 con le potenze occidentali ha rafforzato il suo obiettivo di raggiungere questo risultato ed accresciuto la sua bellicosità nella regione”. Come riportano media locali, nella stessa riunione, il premier Benyamin Netanyahu ha osservato che Israele non ha nessun obbligo in seguito ad accordi internazionali con l’Iran e che lo stato ebraico continuerà “a lavorare con determinazione e con vari mezzi per proteggere se stesso dalle minacce”
Meir Ben-Shabbat nuovo capo della sicurezza
Durante l’incontro di governo, il primo ministro ha annunciato la nomina di Meir Ben-Shabbat a capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Ben-Shabbat (che assumerà in pieno le sue funzioni entro due giorni) ha cominciato la sua carriera nello Shin Bet, la Sicurezza interna dello stato ebraico, e si è concentrato in particolare su Hamas e sulla Striscia di Gaza dirigendo in questo settore gran parte delle attività dell’agenzia negli ultimi 20 anni. Il vertice del Consiglio di Sicurezza Nazionale era vacante dal 2015: il suo ultimo capo, Yossi Cohen, è l’attuale direttore del Mossad.
La missione Usa in Israele
Inoltre, il premier Netanyahu ha salutato il prossimo arrivo in Israele di una delegazione Usa con l’obiettivo di rilanciare il processo di pace. “Trump – ha detto Netanyahu nella consueta riunione domenicale del governo – invierà presto i suoi rappresentanti, Jared Kushner e Jason Greenblatt, per colloqui nella regione, inclusa Gerusalemme, nello sforzo di far avanzare il processo di pace. Ovviamente diamo loro il nostro benvenuto, come sempre”. La delegazione, guidata da Kushner, avrà incontri anche a Ramallah con il presidente Abu Mazen. Oggi tuttavia rappresentanti dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), citati dai media israeliani, non hanno espresso particolare “eccitazione” per la missione Usa: l’ultima, negli scorsi mesi, ha visto un colloquio definito piuttosto brusco proprio tra Kushner ed Abu Mazen. Le stesse fonti, hanno ribadito che l’Anp persegue la visione dei 2 stati, mentre teme che questa possa essere oscurata da un accordo tra Israele e i paesi arabi. La delegazione di Kushner sarà anche in Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Giordania ed Egitto.