Gli ispettori internazionali potranno verificare la chiusura del sito di test nucleari di Punggye-ri (Corea del Nord), smantellato a maggio scorso alla presenza sono di un gruppo di giornalisti, ma non di osservatori esperti esterni. Lo ha reso noto oggi il National Intelligence Service, l'agenzia di spionaggio sud-coreana, durante un'audizione a porte chiuse in parlamento a Seul di cui riferisce l'agenzia di stampa Yonhap.
Il sito
Il sito di Punggye-ri era stato utilizzato dalla Corea del Nord per tutti e sei i test nucleari compiuti sul proprio suolo, compreso l'ultimo, il più potente, del 3 settembre 2017. “Ci sono segnali che la Corea del Nord stia facendo alcuni preparativi e attività relative all'intelligence su una possibile visita da parte di esperti esterni”, ha dichiarato un deputato sud-coreano all'agenzia di Seul, al termine dell'audizione. Il parlamentare ha confermato anche la demolizione di alcune strutture per il lancio di missili dal sito di Dongchang-ri.
L'accordo
Lo smantellamento del sito di test missilistici era parte di un accordo raggiunto il mese scorso a Pyongyang tra il leader nord-coreano, Kim Jong-un, e il presidente sud-coreano, Moon Jae-in, nel corso del terzo summit tra i due. La promessa del regime di fare entrare ispettori stranieri nel Paese per verificare lo stato di chiusura del sito di Punggye-ri era stata fatta da Kim nelle scorse settimane al segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, secondo quanto dichiarato dallo stesso Pompeo al termine della sua quarta visita nel Paese dall'inizio dell'anno. Non ci sarebbero, invece, segnali di cambiamento rispetto alla dismissione della centrale di Yongbyon, secondo gli agenti dello spionaggio di Seul – anch'essa parte dell'intesa raggiunta tra Moon e Kim il mese scorso – e non emergerebbe neppure un rallentamento delle attività illegali attribuite alla Corea del Nord, a cominciare degli attacchi informatici e dal traffico di criptovalute per l'acquisizione di valuta straniera.