“Abbiamo liberato Tikrit dall’Isis”, è il primo ministro dell’Iraq, Haider Al Abadi a dare il glorioso annuncio alla televisione di Stato Al Iraqiya. Dopo giorni di violenti scontri, l’esercito regolare, con l’aiuto di gruppi tribali sunniti, ha riconquistato la capitale della provincia di Salahuddin, divenuta negli ultimi mesi una delle roccaforti del Califfato.
“Le nostre forze di sicurezza sono arrivate nel centro di Tikrit ed hanno liberato la parte meridionale e occidentale e ora si stanno muovendo per prendere il controllo totale della città” è scritto nel sito della tv satellitare curda Rudaw. Il premier nel suo intervento ha poi specificato che il risultato di questa operazione è merito di uno sforzo comune che ha visto uniti verso un unico obiettivo l’esercito, la polizia, le milizie popolari e gli abitanti della città con la copertura aerea dell’aviazione militare irachena assieme a quella della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. Abadi ha poi aggiunto che questa offensiva si ripeterà in tutti quei territori in cui l’Isis ha esteso il suo dominio.
Le truppe militari sono riuscite a raggiungere il centro di Tikrit, conquistando il quartier generale del governatorato e l’ospedale più importante dove sono state sostituite le bandiere dello Stato Islamico con quella nazionale irachena. Intanto l’esercito procede verso le periferie della città facendo attenzione agli ordigni che potrebbe aver lasciato i miliziani dello Stato Islamico. L’evento della liberazione di Tikrit sarebbe quindi il segno di un passo in avanti nella lotta contro i jihadisti di al-Baghdadi.