E’ ufficiale, lo Stato Islamico ha proclamato il “Wilayat Qawqaz” la provincia del Califfato, dopo aver ricevuto da parte di un massiccio numero di gruppi islamici locali il giuramento di fedeltà . E’ la prima volta che l’Isis arriva in territori russi e quello che potrebbe passare come l’ennesimo video di proselitismo non è altro che l’allarmante segnale di un’ organizzazione terroristica che assume sempre più le sembianze di uno Stato ben organizzato.
Il portavoce di Isis, Abu Muhammed al-Adnani, ha pubblicato online una dichiarazione nella quale annuncia la nascita del «Governatorato del Nord Caucaso» affermando che a guidarlo è Abu Muhammad al-Qadari.
La nuova provincia del Califfato includerebbe la Cecenia, il Daghestan, l’Inguscezia e altre regioni a maggioranza musulmana del Caucaso. Da alcune informazioni trapelate dai servizi segrete sembrerebbe che in Siria e in Iraq avrebbero combattuto già 2000 russi. Attualmente i servizi di sicurezza del Cremlino hanno impegnato le loro risorse nel controllo degli immigrati russi spesso lasciati al margine della società in una condizione di disperazione che renderebbe il reclutamento tra le fila dei jihadisti e la motivazione religiosa, una speranza di una vita nuova. In particolar modo preoccupano l’intelligence russo gli immigrati tagiki e uzbeki che sono facile preda dei miliziani ceceni che lavorano per l’Isis.
