Stati Uniti pronti all’impatto dell’uragano Irma, il più potente che sia mai passato sull’Atlantico secondo il servizio meteorologico americano. La tempesta, di categoria 5 con venti fino a 295 chilometri orari, ha toccato terra sulle isole nordorientali dei Caraibi. Intorno all’1.47 (ora locale) ha raggiunto Barbuda, provocando un’interruzione delle linee telefoniche. Adesso Irma punta su Puerto Rico, la Repubblica Dominicana, Cuba e quindi, verso il fine settimana, sulla Florida.
Maxi evacuazione
Il primo ministro delle Bahamas, Hubert Minnis, ha comunicato che il suo governo ha ordinato un’evacuazione obbligatoria delle isole nella parte meridionale dell’arcipelago. Minnis ha detto che l’uragano rappresenta una terribile minaccia per le isole di Mayaguana, Inagua, Crooked Island, Acklins, Long Cay e Ragged Island. Le persone che vivono in queste isole saranno trasferite oggi a Nassau nell’isola di New Providence. Nel complesso si tratterà dalla più grande evacuazione dovuta a un uragano nella storia delle Bahamas. Le persone che non si muoveranno saranno “in grande pericolo” per la tempesta provocata da quello che un “mostro”. Il primo ministro dell’arcipelago ha aggiunto che i soccorsi non saranno disponibili per salvare le persone che rimarranno quando l’uragano arriverà al suo massimo livello tra domani e venerdì.
Allarme in Florida
Anche il governatore della Florida, Rick Scott, ha già dichiarato lo stato di emergenza (in 67 contee) e ha telefonato a Donald Trump, che “ha offerto tutte le risorse del governo federale”. “L’uragano Irma è una tempesta seria e pericolosa per la vita, la Florida deve essere preparata”, ha ammonito, mobilitando i primi cento uomini della Guardia Nazionale. Nel frattempo cominciano le prime evacuazioni, come nella contea di Monroe: i primi a essere messi in salvo sono stati pazienti degli ospedali, seguiranno turisti e residenti. L’ultimo uragano a colpire la Florida è stato Matthew lo scorso ottobre, che ha devastato la costa orientale prima di “atterrare” in South Carolina.
Disagi
American Airlines, come altre compagnie, ha annunciato di aver cancellato diversi voli verso le isole Caraibiche ma ha potenziato quelli per far rientrare quanti vogliono partire prima dell’arrivo di Irma. Nelle aree più a rischio è già scattata la corsa alle scorte: acqua, cibo, pile, candele, generatori, medicinali. Mentre gli equipaggi della Guardia costiera e degli elicotteri che hanno prestato soccorso in Texas e Lousiana per Harvey stanno tornando alla base per prepararsi alla nuova emergenza.