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Iraq: oltre100 miliziani dell’Isis uccisi in un raid, morto anche il vice di al-Baghdadi

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Durissimo colpo inferto dall’esercito all’Isis in Iraq. Fonti militari hanno assicurato la morte di almeno un centinaio di jihadisti dell’Isis, durante alcuni raid aerei avvenuti in una località a 120 chilometri a ovest di Mosul.

Il raid

La direzione per i servizi di intelligence militare di Baghdad hanno precisato che i bombardamenti sono stati compiuti ieri sera nella località di Baaj, vicino al confine con la Siria, ma non viene precisato la nazionalità dei piloti che hanno effettuato i raid: iracheni o della Coalizione internazionale anti-Isis a guida americana.

La morte del vice di al Baghdadi

Nel comunicato si afferma che gli attacchi sono avvenuti “sulla base di precise informazioni fornite dai servizi di intelligence” iracheni. Tra le vittime, anche un esponente di spicco del Califfato. Si tratta di Ayad Hamid al-Jumaili, “ministro della Guerra” e vice di Abu Bakr al-Baghdadi – il “califfo” del sedicente Stato islamico – ucciso a al-Qaim, città situata lungo il fiume Eufrate sul confine siriano a circa 400 km a nord ovest di Baghdad.

La notizia è stata riportata dalla tv di Stato irachena che ha citato l’intelligence, e senza fornire ulteriori dettagli. Al-Jumaili è stato ucciso insieme a un altro capo militare del gruppo jihadista. Nella stessa operazione militare sarebbero stati uccisi anche Turki Jamal al Dulaimi, noto con il nome di Abu Hajar, e Salim Muzaffar al Ajm, soprannominato Abu Khattab, responsabile del settore amministrativo. Contattati dal quotidiano israeliano Haaretz, i vertici della coalizione internazionale a guida Usa al momento non hanno voluto commentare la notizia.

Intanto, Al Baghdadi avrebbe lasciato l’Iraq e sarebbe in fuga verso, verosimilmente, Raqqa, la roccaforte jihadsta in Siria. E la “capitale” siriana dello Stato islamico, circondata dai militari curdi che la stanno attaccando su diversi fronti da settimane, potrebbe diventare la sua tomba.

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