Le milizie sciite-irachene hanno lanciato questa mattina un’operazione per la conquista di Tall Afar, centro a maggioranza sciita caduto nelle mani dell’Isis nel 2014, sul fronte ovest a una cinquantina di chilometri da Mosul. Secondo quanto riferito all’ANSA, i soldati avanzeranno fino a stringere l’assedio intorno alla capitale del Califfato ma “non entreranno in città”. All’offensiva, supportata dai raid aerei della coalizione, partecipano anche milizie iraniane.
“Stamane, la seconda pagina delle principali operazioni (dell’offensiva, ndr) si è aperta sul fronte ovest di Mosul…dove i nostri figli e fratelli delle milizie si impegneranno per la liberazione di tutte le aree occupate dopo due anni di umiliazioni”, ha detto Ahmad al-Asadi, portavoce delle milizie Hashd al-Shaabi, secondo quanto riferiscono i media curdi. “La città ferita di Tall Afar e altre saranno tra quelle liberate dalle milizie”, ha aggiunto. Le forze irachene e curde sono avanzate finora a nord, est e sud di Mosul, ma il fronte nell’ovest è stato lasciato quasi intatto, fornendo potenzialmente una via di fuga ai jihadisti dell’Isis per farsi strada verso la Siria.
Nel frattempo, la polizia federale irachena ha annunciato di aver issato la propria bandiera a Shura, a sud Mosul, dopo essere riuscita ad entrare nel villaggio assediato, confermando che l’Isis è in ritiro dalle sue postazioni. Lo riferisce Al Arabiya. La polizia afferma inoltre di aver ucciso 5 terroristi e di aver distrutto la rete di tunnel che si estende verso il centro di Mosul. Il generale maggiore Maan Al-Saadi ha detto che le aree liberate sono state posto sotto il controllo di “altre forze” per stabilire sicurezza e ostacolare il ritorno dei terroristi.