Dopo violenti scontri con l’Isis, la polizia militare irachena è riuscita a riconquistare un altro quartiere della parte occidentale di Mosul, roccaforte del Califfato in Iraq. Lo ha detto all’Ap un alto comandante della polizia federale, il generale Haider al Maturi, precisando che le sue truppe sono entrate nella zona di Tayyaran stamattina che è ora “sotto il loro pieno controllo”.
Maturi ha anche raccontato della controffensiva dei jihadisti dello Stato islamico che hanno utilizzato almeno 10 kamikaze con autobomba pur di fermare l’avanzata governativa. Ma nove di loro sono saltati in aria prima di raggiungere gli obiettivi; il decimo ha invece ucciso due poliziotti e ferito altri cinque. I militari hanno anche arrestato due jihadisti, “un iracheno e uno straniero che parla russo”, ha concluso Maturi
Mosul, conosciuta come l’antica Ninive (la capitale assira citata nella Bibbia) – il sito archeologico in parte distrutto dai miliziani si trova sulla sponda orientale del fiume Tigri, mentre Mosul è sorta sulla sponda occidentale – contava nel 2015 circa un milione e mezzo di abitanti.
Nel giugno del 2014 la città è caduta in mano ai miliziani di Daesh (acronimo arabo di Stato Islamico), che nelle settimane successive hanno epurato la città da tutti i cristiani, scesi dai 50.000 del 2003 ai 3.000 del 2014. L’offensiva militare del governo iracheno in collaborazione con i curdi peshmerga e con le forze speciali statunitensi è iniziata il 17 ottobre 2016, dopo più di due anni dalla sua caduta. Il primo ministro iracheno Haider al-Abadi aveva annunciato l’inizio delle operazioni per la liberazione della parte occidentale di Mosul solo la settimana scorsa.
Intanto, con la ritirata dell’Isis, nuovi agghiaccianti dettagli del califfato vengono alla luce. Il Telegraph riporta di una enorme fossa comune rinvenuta ieri a Hafsa, non lontano dalla strada che collega Mosul con la capitale irachena Baghdad. secondo i testimoni oculari, i jihadisti, dopo aver conquistato la città più importante dell’Iraq settentrionale, hanno trucidato gli uomini delle forze di sicurezza governative e gettato i loro corpi in quella fossa. Presumibilmente, riposta il quotidiano britannico, la fossa contiene i resti di 4mila persone.