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IRAQ: CONQUISTATO L’AEROPORTO DI QAYYARA, JIHADISTI IN FUGA

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In Iraq prosegue l’avanzata dell’esercito del Paese alla riconquista dei territori controllati dal Califfato. L’esercito, grazie all’appoggio dei raid della coalizione, ha ripreso la base aerea di Qayyara, una città prima a maggioranza cristiana, situata sulla sponda destra del Tigri. L’aeroporto del luogo sarà trasformato nella base avanzata per sferrare l’attacco a Mosul, che si trova a circa 80 chilometri più a Nord. Il blitz, a sorpresa, ha anche isolato la roccaforte di Shirqat, assediata da mesi, dove gli jihadisti si sono trincerati e fortificati. Da quella rocca resistono a tutti gli attacchi. Ma ora i rifornimenti potranno arrivare solo via fiume e le difese saranno indebolite poco a poco.

Una volta prese anche Shirqat e il centro abitato di Qayyara, la strada verso Mosul sarà completamente libera. Il successo, con un blitz attraverso il deserto, compensa lo stallo dell’offensiva lanciata in primavera da Makhmour, dove vi era un’altra importante base, rafforzata da istruttori, assieme alle forze speciali e ai Marines americani. L’aeroporto di Qayyara era in disuso dal 2014. Ora sarà riattivato e permetterà il trasporto di rifornimenti e truppe via cielo. La base, detta di Telol al-Baj, si trova a 280 chilometri a Nord di Baghdad, in una zona semidesertica.

Nei pressi di Qayyara si trovano anche alcuni giacimenti di petrolio e una raffineria che ha una capacità di 16 mila barili al giorno, una fonte importante di carburante e finanziamenti per l’isis. L’esercito punta a riconquistarli nei prossimi giorni per indebolire i miliziani. Durante l’attacco, i seguaci del sedicente stato islamico hanno opposto scarsa resistenza. Il blitz era stato preparato nelle settimane scorse da altre offensive mirate, che avevano distrutto edifici e postazione prima che i combattenti dell’isis potessero fortificarli e minarli, come fatto a Ramadi e Falluja.

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