Sono oltre 500 i membri del clan tribale degli Albunimr che sono stati trucidati in Iraq dallo Stato islamico negli ultimi dieci giorni, nel corso di un’offensiva nella provincia occidentale di Al Anbar. La denuncia viene da Ghazi al Gaoud, figlio del capo della tribù, Maim al Gaoud. Le vittime sono in maggioranza uomini armati che facevano parte delle milizie sunnite Sahwa, costituite per combattere contro al Qaida in Iraq, o che si erano uniti alle forze di polizia. E’ di ieri invece la notizia diffusa da Human Rights Watch che molti ragazzi tra i 14 e i 16 anni della città curda di Kobane in Siria hanno subito per mesi torture e abusi da parte dei jihadisti dell’Isis che li avevano fatti prigionieri a maggio. I dettagli sono stati forniti da quattro minorenni, riparati in Turchia dopo il loro rilascio. Secondo i racconti dei giovani le guardie sottoponevano gli ostaggi a pestaggi, a volte li frustavano con cavi elettrici e li costringevano anche a vedere filmati di decapitazioni.
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