Venti anni fa entravano nella Nato Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e, cinque anni più tardi, la Slovacchia, i quattro Paesi del V4, ossia del gruppo di Visegrad. A Varsavia si è tenuta oggi una cerimonia per ricordare l'adesione. Ne dà notizia Agenzia Nova.
Le parole dei leader
“Abbiamo piena solidarietà reciproca e siamo parte di un'alleanza che garantisce la sicurezza”, ha dichiarato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki nel suo intervento a Varsavia, a fianco degli omologhi, l'ungherese Viktor Orban, il ceco Andrej Babis e lo slovacco Peter Pellegrini. Dopo la tappa nella capitale polacca, i quattro capi di governo insieme ai rispettivi ministri della Difesa si sono recati in visita alla prima brigata armata di stanza a Wesola, nei pressi di Varsavia. A prendere la parola anche il ministro della Difesa polacco Mariusz Blaszczak, che ha detto: “Oggi non possiamo immaginare l'Alleanza atlantica senza i nostri Paesi. Siamo solidali l'uno con l'altro, siamo una comunità che garantisce la sicurezza”. Il primo ministro slovacco Pellegrini ha dunque aggiunto: “L'Unione europea e la Nato sono i pilastri della nostra sicurezza e della nostra prosperità. È nostro dovere rafforzare la nostra alleanza e cercare un linguaggio comune nel trattare con i nostri vicini”. Il premier ungherese Orban – si legge ancora su Agenzia Nova – ha ricordato che la Nato è stata fondata per assicurare pace, sicurezza, stabilità e prosperità: “Vogliamo mantenere questa situazione, non solo per noi stessi, ma anche per portarla a quelle persone che ora vivono in condizioni di guerra“, ha affermato. Anche il premier ceco Babis ha elogiato la “decisione rivoluzionaria” dell'adesione Nato che ha aumentato il livello di sicurezza nella regione. “Venti anni fa la Nato è diventata il pilastro delle nostre capacità di difesa e sicurezza”, ha aggiunto il premier ceco. Quest'anno segna il 20mo anniversario dell'adesione alla Nato della Polonia, della Repubblica Ceca e dell'Ungheria e il 15mo per la Slovacchia.