L’Islam ormai è al centro di ogni discussione, come in Indonesia, dove il generale Badrotin Haiti, attuale reggente del corpo di polizia e in attesa della nomina definitiva, ha dato il via libera alla controversa norma che autorizza le donne poliziotto del Paese a indossare l’hijab, ossia il velo islamico. L’ufficialità della decisione è giunta ieri dopo anni di scontri e contrapposizioni fra gruppi estremisti islamici pro-velo e membri della società civile, che sottolineano invece l’importanza del carattere “laico” delle forze dell’ordine. Nel Paese, finora, tale norma era in vigore solo nella provincia di Aceh, regione autonoma in cui vige anche la sharia.
Adesso fa discutere soprattutto il fatto che il generale abbia dato il via libera all’hijad pur non essendo ancora a tutti gli effetti il comandante in capo, la sua nomina è infatti ancora al vaglio del Parlamento, che deve ancora fornire il via libera definitivo. Il dibattito sul velo, comunque, è aperto da anni, con alterne vicende. Per far capire come i tempi stiano cambiando, alcuni anni fa il comandante della polizia della provincia di East Java è stato cacciato dall’incarico perché aveva imposto l’uso del velo alle donne poliziotto. La società civile a quel punto aveva lanciato una massiccia campagna di protesta, perché i funzionari preposti alla sicurezza di tutti i cittadini non devono essere trascinati in controversie di natura “politica o confessionale”. Secondo i movimenti attivisti, il loro abbigliamento “non ha nulla a che vedere con i loro compiti”.
Oggi invece, molti gruppi estremisti islamici e movimenti radicali hanno accolto con entusiasmo e soddisfazione questa decisione. Almuzzamil Yusuf, esponente del partito filo-islamico Justice and Prosperous Party parla di “vittoria”, dopo lunghe controversie. “È l’apice di una lunga battaglia – afferma il politico – e siamo davvero soddisfatti per la decisione”. Esultano anche altri esponenti del fronte islamista, fra cui Aboe Bakar Al Habsyl, che si dice entusiasta per il via libera all’hijad, e auspica “pieno sostegno” all’iniziativa. Sottolinea inoltre che l’acquisto dei veli per le donne della polizia “era già stato messo in bilancio” e approvato dal Parlamento lo scorso anno, quindi la norma “deve trovare subito piena applicazione”.