Venti soldati sono stati uccisi stamattina in un’imboscata nello stato di Manipur, nel nord est dell’ India . Lo riferisce la tv Times Now. Numerosi altri militari sono rimasti feriti nell’attacco avvenuto alle 8,45 locali nel distretto di Chandel, e sono stati trasportati in elicottero nel vicino Stato di Nagaland.
Finora, nessun gruppo fra i numerosi attivi in Manipur ha rivendicato l’imboscata. Secondo quanto riferisce la stampa indiana, un gruppo di sospetti militanti separatisti ha attaccato un convoglio del reggimento 6 Dogra diretto nel capoluogo distrettuale di Imphal. Da oltre 50 anni, nel piccolo stato che confina con il Myanmar (Birmani) sono attivi diversi gruppi indipendentisti che hanno costretto il governo di Delhi a imporre leggi di emergenza, contestate da diversi pacifisti.
La paura più grande è che possa verificarsi una guerriglia come nello scorso dicembre, in cui il numero delle vittime era salito a 52 negli attacchi sferrati dalla guerriglia separatista del Fronte nazionale democratico del Bodoland, nello stato nord-orientale indiano di Assam. In quella situazione furono 80 i feriti, e la meta favorita dai guerriglieri sono stati donne e bambini. Già allora il presidente della repubblica Pranab Mukhejee e il premier Narendra Modi hanno condannato l’attacco contro “persone inermi” e chiesto “una ferma azione contro questo tipo di atti”.