Di uragani, in Florida, non ne vedevano dal 2001. Per questo, quando la tempesta tropicale “Hermine”, localizzata inizialmente a circa 300 km dalla costa del grande Stato americano, ha cominciato a prendere forza, con venti che hanno superato i 120 km orari, è scattato l’allarme. Il fenomeno è stato classificato come uragano di categoria uno (la scala arriva sino a cinque) e potrebbe produrre notevoli danni ora che è arrivato sulle coste della Florida.
L’ultimo a colpire quella parte di East Coast Usa era stato “Wilma”, nel 2005, tra i più violenti, arrivato a categoria 5, che abbia mai colpito l’emisfero occidentale. In via precauzionale il governatore della Florida Rick Scott ha dichiarato lo stato di emergenza. E’ stata inoltre ordinata l’evacuazione di alcune contee lungo la costa del Golfo del Messico e la Florida Panhandle. Numerose scuole resteranno chiuse giovedì e venerdì.
Circa seimila agenti della Guardia nazionale sono stati mobilitati e hanno raggiunto le zone più a rischio e la polizia ha invitato a spostarsi gli abitanti delle zone costiere e delle isole più basse e a rischio di inondazione. Diverse persone, secondo l’Associated Press, hanno prenotato camere di hotel in aree non a rischio, nel caso “Hermine” lasci le loro case senza elettricità per qualche giorno. L’uragano, che si sposta a una velocità di circa 22 chilometri all’ora, dovrebbe produrre dai 25 ai 50 centimetri di pioggia tra la Florida e la Georgia, per poi perdere intensità e diventare una tempesta tropicale: il momento peggiore e più pericoloso dovrebbe essere quello delle prime 12-24 ore dall’arrivo sulla costa dell’uragano.