Sarà il vicepremier Peter Pellegrini a succedere al dimissionario Robert Fico nel ruolo di primo ministro della Slovacchia.
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Lo ha annunciato il presidente Andrej Kiska. “Affiderò al signor Pellegrini la formazione di un nuovo governo” ha detto il capo di Stato ai giornalisti dopo un incontro con lo stesso vicepremier. 42 anni e origini italiane, è stato presidente della Camera unica slovacca, più volte ministro e, nel 2015, Digital Champion della Slovacchia.
Dimissioni
Sempre oggi Kiska ha accettato le dimissioni di Fico, travolto dallo scandalo seguito all'uccisione del reporter Jan Kuciak e della sua fidanzata. Il giovane giornalista stava indagando sulla corruzione e i legami tra i politici slovacchi e imprenditori italiani sospettati di collegamenti con la 'ndrangheta. “Smer-SD, come partito più forte (della coalizione) presenterà un candidato per il posto di primo ministro. Il presidente ha accettato”, aveva detto il presidente del partito Most-Hid (centro-destra, vicino alla minoranza ungherese), Bela Bugar. Secondo lui, il nuovo esecutivo avrà almeno cinque nuovi membri. “Un terzo del governo sarà sostituito”, ha detto.
Kiska aveva chiesto elezioni anticipate o un importante rimpasto del governo per porre fine alla crisi.
L'inchiesta
La principale pista investigativa nell'inchiesta sulla morte del giornalista porta a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, da dove diversi elementi legati alla ndrangheta partirono anni fa alla volta dell'est d'Europa e finirono per avere collegamenti cruciali nella politica e nelle istituzioni di Bratislava. Il quadro di questo intreccio è stato fatto di recente da uno dei giornali più importanti della Repubblica slovacca, lo spectator.sme, che insieme a aktuality.sk (il giornale per cui scriveva il reporter ucciso), riprende il filone sul quale Kuciak lavorava, ovvero il legame tra Antonino Vadalà, imprenditore, tra le altre attività, nel settore del fotovoltaico, Maria Troskova, primo consigliere di Stato di Fico.