Saranno inviate in Europa le scatole nere del Boeing 737 Max 8 della Ethiopian Airlines precipitato la scorsa domenica vicino ad Addis Abeba. Nell'impatto sono morte 157 persone.
Analisi impossibile
Il Paese africano, infatti, non ha gli strumenti necessari per eseguire l'analisi delle registrazioni. La possibilità di una spedizione all'estero delle due apparacchiature era stata già paventata dal portavoce della compagnia, Biniyam Demssie. “Potrebbero essere inviati all'estero, perché non ci sono strumenti di analisi qui” aveva detto. In un'intervista con la Cnn, martedì sera, il Ceo di Ethiopian Airlines, Tewolde Gebremariam, era stato più categorico: “Le invieremo all'estero, probabilmente in Europa nell'interesse della prossimità e della velocità”. Le due scatole nere sono state recuperate lunedì.
Sospesi
Aumenta, intanto, il numero di Paesi che sospenderanno i voli dei Boeing 737 Max. Su Twitter il ministro indiano dell'Aviazione ha annunciato che “la Direzione generale dell'aviazione civile ha deciso di lasciare a terra gli apparecchi Boeing 737 Max immediatamente. Questi aerei resteranno a terra fino a che saranno pronte modifiche e misure di sicurezza appropriate per garantire la sicurezza delle operazioni”. L'Uzbekistan, da parte sua, ha posto un embargo di un mese su decolli e atterraggi di questa particolare categoria di velivoli. Gli aeroporti uzbeki hanno già vietato l'accesso dei velivoli Boeing 737 Max 8 e Boeing 737 Max 9. La Norwegian Air Shuttle (prima low cost a operare voli intercontinentali), è, invece, intenzionata a chiedere a Boeing un risarcimento dopo l'acquisto di 18 737 Max 8 nuovi di zecca. “Norwegian non deve essere penalizzata economicamente perché un aereo totalmente nuovo non può volare” dicono dalla compagnia.
Pericolosi o no?
E mentre gli Stati Uniti ribadiscono che non ci sono motivi per lasciare a terra i 737 Max, il New York Times scrive di “alcuni casi” di problemi di controllo in volo registrati dalla Nasa. Il quotidiano Usa, in particolare, cita i rapporti raccolti dal database dell'agenzia aerospaziale federale che viene compilato da piloti o membri d'equipaggio in forma anonima. In almeno due casi, l'aereo avrebbe puntato il muso verso il basso (in fase di salita) pochi istanti dopo l'attivazione del pilota automatico, ma tutto sarebbe rientrato appena i piloti hanno spento l'automatismo e ripreso i controlli manuali. In altri casi, il problema ha riguardato la gestione dell'acceleratore tramite pilota automatico.