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In Corea del Nord non piove più

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L'ncubo carestia fa capolino in Corea del Nord. Nel 2019 il Paese asiatico ha registrato piogge pari ai minimi degli ultimi 37 anni, facendo salire i timori che la siccità possa rovinare ancora di più i raccolti e inasprire l'emergenza alimentare che, secondo le agenzie dell'Onu, interessa già il 40% della popolazione.

I dati

Secondo quanto riferito dalla Kcna, le precipitazioni hanno toccato i 54,4 millimetri, tra pioggia e neve, nel periodo che va da gennaio a inizio maggio, la quantità più bassa mai segnalata dal 1982, quando i livelli furono di 51,2 mm. Le piogge, nel periodo di riferimento, sono state il 42,3% rispetto ai 128,6 mm caduti nell'analogo periodo del 2018. In più, nei primi 10 giorni di maggio, l'acqua caduta è stata di appena 0,5 mm, con le aree centrali e meridionali rimaste del tutto a secco, tra cui la capitale Pyongyang e le province di Hwanghae e Kangwon.

Emergenza

Il dispaccio della Kcna, oltre a essere in linea con le denunce all'Onu dei rappresentanti del Nord sulla gravità della situazione alimentare del Paese, è coerente con un rapporto della Christian Friends of Korea (Cfk), un'organizzazione non-profit basata negli Usa, il cui team di 11 persone ha visitato il Paese eremita dal 18 marzo al 9 aprile per verificare la distribuzione dei trattamenti contro l'epatite. “Durante i nostri viaggi, abbiamo sentito da molti centri di cura che nel 2018 il mais ha avuto un raccolto con pesanti perdite (il 40-50% in meno) dovute alla siccità e alle prolungate alte temperature della scorsa estate. Con l'inverno piuttosto mite ci sono state scarse precipitazioni nevose in modo che le condizioni della siccità sono proseguite fino alla primavera e al periodo della semina. I letti dei fiumi – si legge nella relazione – sono in gran parte asciutti o con acqua a livelli molto bassi nelle regioni nelle quali abbiamo viaggiato“. Altre indicazioni sulla situazione sempre più difficile sono emerse da altri media del Nord. Il Rodong Sinmun, la voce del Partito dei Lavoratori, ha sollecitato di recente in un editoriale la messa in campo di tutti gli sforzi possibili da mettere in campo contro la siccità. Le due agenzie dell'Onu, World Food Programme e Fao, hanno stimato in una relazione congiunta che la produzione di cereali sia ai minimi dal 2008, con circa 10 milioni di persone, il 40% circa della popolazione che già necessita di aiuti alimentari, con l'ipotesi di possibile deterioramento da maggio a settembre, “se non saranno prese appropriate e urgenti azioni umanitarie”.

Aiuti

La Corea del Sud sta lavorando a un piano per l'invio di cibo e generi di prima necessità, nell'ambito degli sforzi per tenere aperto un canale di dialogo con Pyongyang, quando i colloqui sulla denuclearizzazione tra il Nord e gli Stati Uniti sono ormai in fase di stallo. Da ultimo, il leader Kim Jong-un ha ripreso alcuni test balistici dopo una lunga moratoria volontaria di oltre 500 giorni. 

Luana Pollini: