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In centinaia ai funerali dell'italiano ucciso

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Centinaia di persone hanno tributato l'ultimo saluto a Sisto Malaspina, l'imprenditore australiano di origini italiane – proprietario del celebre bar ristorante “Pellegrini” di Melbourne, ucciso a 74 anni da un terrorista somalo il 9 novembre scorso in un attentato a Bourke Street.

Esequie

La cattedrale di St. Patrick non era abbastanza capiente: in molti hanno seguito i funerali di stato dall'esterno e attraverso il maxischermo allestito nella Federation Square. Alla funzione hanno preso parte anche il governatore dello Stato di Victoria, Linda Dessau, il suo premier Daniel Andrews e diversi esponenti dell'opposizione a testimonianza della trasversalità dell'affetto per l'italiano che portò il sorriso nel cuore di Melbourne. C'erano inoltre numerosi imprenditori che negli anni si sono affezionati a Malaspina, che gestisce il locale dal 1974, e al suo inconfondibile espresso. “La mia vita matrimoniale è iniziata con un caffè da Pellegrini, la mattina dopo le nozze“, ha ricordato il governatore Dessau. 

Il ricordo

Un mazzo di rose disposto nei colori della bandiera italiana era appoggiato sulla bara avvolta in quella australiana. Su un tavolo vicino sono stati lasciati alcuni degli oggetti più cari a Malaspina: una moka, una tassa da espresso e poi una sciarpa della squadra del cuore, l'Essendon, un disco di Jimmy Fontana e una fisarmonica a piano.”Papà aveva la straordinaria capacità di far sentire tutti speciali”, ha testimoniato il figlio David durante il suo discorso, ricordandolo come “un uomo di famiglia carismatico che lavorava duramente per 14-15 ore al giorno perché amava tutti i suoi clienti come amici”.

Alberto Tuno: