In Arabia Saudita c’è lavoro per mezzo milione di donne

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Sarebbero 420 mila i posti di lavoro disponibili per le donne dell’Arabia Saudita, l’interessante notizia arriva dal sottosegretario al ministero del Lavoro Fahad al Takhifi che ha rivelato i dati delle statistiche del Paese. Dagli studi è emerso anche che il popolo femminile già impegnato nel lavoro occupa prevalentemente le aree del settore privato, superando le 410 mila unità.

Il funzionario ha inoltre specificato che in area industriale “il proprietario della fabbrica non è tenuto ad assumere le donne, anche se la normativa prevede la femminilizzazione del lavoro, e l’adozione delle misure necessarie al riguardo dopo una adeguata formazione”.

In un contesto come quello dell’Arabia Saudita la notizia è di un certo rilievo, considerando che sono in vigore leggi e prassi che discriminano pesantemente la condizione delle donne a un livello tale che è vietato loro guidare, praticare attività sportive o viaggiare senza l’accompagnatore o una espressa autorizzazione di un tutore maschile.

Alcuni segnali di apertura si sono registrati  negli ultimi anni, da quando al gentil sesso è stata data la possibilità di occuparsi di mestieri al di fuori dell’insegnamento e delle cure mediche, come un tempo era stabilito. Un graduale ma radicale cambiamento che ha visto l’entrata nel mondo del lavoro di 150 mila donne sopra i 15 anni. Secondo David Butter, esperto di Medio oriente presso il gruppo inglese Chatman House, la partecipazione lavorativa del popolo femminile avanza di pari passo con la loro emancipazione sociale.