C’è una parte della Russia che vuole la pace in Ucraina. Lo ha dimostrato la manifestazione andata in scena ieri a Mosca. Migliaia di cittadini sono scesi in piazza per chiedere a Vladimir Putin di non ingerire nel conflitto che da mesi insanguina la regione di Donetsk. Il corteo, regolarmente autorizzato fino a un massimo di 50mila persone, è stato organizzato da gruppi e partiti della frammentata opposizione. I partecipanti si sono radunati in piazza Pushkin e, dopo essere stati sottoposti ai metal detector, hanno sfilato fino a corso Sakharov.
Non ci sarebbero stati scontri o incidenti. Perché l’obbiettivo dell’iniziativa era quello di chiedere il disimpegno militare russo nei confronti di Kiev. In molti portavano bandierine, nastri, corone, palloncini e fiori giallo blu, i colori nazionali ucraini. Si sono registrate tensioni solo quando i manifestanti si sono trovati davanti dei cosacchi che sostenevano la Novorossia, qualche militante con la bandiera dell’autoproclamata repubblica di Lugansk e alcune donne con un cartello che chiedeva di fermare “l’esercito nazista ucraino”. In piazza Pushkin i contestatori hanno urlato slogan come “No alla guerra” e “La giunta è al Cremlino, non a Kiev”. I partecipanti sarebbero stati almeno 20mila.