Parlamento europeo e Consiglio – istituzione che rappresenta i governi degli Stati membri – hanno raggiunto un accordo provvisorio volto all'introduzione di nuove regole che garantiscano almeno 10 giorni di congedo di paternità retribuito in occasione della nascita, nonché due mesi di congedo parentale nei primi anni di vita dei figli.
Intesa
L'accordo è “una buona notizia per le famiglie in Europa” perché da ai genitori la possibilità di “combinare lavoro e vita familiare“, ha commentato la Commissione europea: “questo è un passo enorme verso un'Europa più sociale”. L'intesa tra le due istituzioni comunitarie prevede l'introduzione di requisiti minimi negli Stati membri per riconciliare carriera e vita privata, con l'obiettivo di aumentare la presenza delle donne sui posti di lavoro e rafforzare il ruolo del padre nella famiglia. Questo dovrebbe favorire la vita familiare e promuovere la parità di genere.
Le misure
I negoziatori hanno concordato di introdurre un diritto a almeno 10 giorni di congedo paternità pagato per i padri o il secondo genitore dello stesso sesso (quando riconosciuto dalla legislazione nazionale) al momento della nascita o dell'adozione di un figlio. Il congedo di paternità deve essere pagato non meno di un congedo malattia. L'accordo prevede anche l'introduzione di almeno due mesi di congedo parentale non trasferibile all'altro genitore, da utilizzare nei primi anni di vita dei figli. Il livello di retribuzione del congedo parentale deve permettere standard di vita decenti. L'accordo include anche 5 giorni l'anno di congedo per prendersi cura di persone malate o anziane che vivono nella stessa famiglia. Infine il provvedimento – che deve essere confermato da Europarlamento e Consiglio – prevede incentivi per il telelavoro e orari di lavoro flessibili, compresi obblighi per i datori di lavoro di tenere conto di specifiche necessità per i genitori di bambini con disabilità o famiglie monoparentali.