Detenzione preventiva per il candidato presidente della Catalogna, Jordi Turul. Lo ha deciso il gip della Corte suprema spagnola Pablo Llarena.
Carcere
Carcere anche per altri 4 leader indipendentisti: l'ex-presidente del Parlament Carme Forcadell e gli ex-consiglieri del Govern del presidente catalano deposto Carles Puigdemont, Raul Romeva, Josep Rull e Dolors Bassa.
In prigione ci sono già l'ex vicepresidente Oriol Junqueras, l'ex consigliere Joaquim Forn, l'ex presidente dell'Assemblea nazionale catalana Jordi Sanchez e il presidente dell'associazione indipendentista della societa' civile Omnium, Jordi Cuixart, tutti accusati di ribellione, pena che prevede dai 15 ai 25 anni di carcere.
Esilio
La segretaria generale del partito indipendentista Sinistra Repubblicana di Catalogna (Erc), Marta Rovira, ha invece deciso di non presentarsi davanti al giudice della Corte suprema di Madrid e di andare quindi in “esilio”. Ad annunciarlo la stessa Rovira con una lettera inviata a radio Rac1. L'esponente indipendentista è attualmente indagata per i reati di ribellione e atti sovversivi per il referendum del primo di ottobre 2017 da Llarena. Il 19 febbraio 2018, dopo essere stata interrogata per due ore, le e' stata accordata la libertà su cauzione.
Fumata nera
Ieri Turull non è riuscito a farsi eleggere alla guida della Catalogna. All'esponente di Junts per Catalaunya (JxCat) sono mancati i quattro voti del partito movimentista Cup, che si è astenuto. Al primo turno di votazione, ha ottenuto 64 voti su 135. Contro di lui si sono schierati Ciudadanos, socialisti e popolari.