Sognava di fare la giornalista e, invece, il suo futuro si è fermato a 18 anni. Così la giovane Tessa Majors tre giorni fa ha perso la vita nel luogo che è considerata l’anima tranquilla dell'upper west side di New York. Stando alle prime ricostruzioni, confermate dai video di sorveglianza, la ragazza è stata scippata da una gang di ragazzini. Reagendovi, è stata violentemente colpita con un arma. Invano il suo essersi trascinata sin davanti all'ateneo. Tessa, figlia dello scrittore Inman Majors, è morta dissanguata sulle scalinate della Columbia University, l'istituzione prestigiosa che l'aveva spinta al “grande salto” dalla provinciale Charlottesville per nutrire il suo desiderio di fare giornalismo. L'intera città di New York è sconvolta per l'efferata violenza: il suo killer, fermato dagli agenti dopo accurate indagini, avrebbe soltanto 13 anni.
La partecipazione della città
Oggi il luogo dell'incidente è costellato di fiori. Una felpa da college con la scritta “Barnard”, la scuola d'arte della Columbia che Tessa frequentava, campeggia ritta su un un cancelletto del Morningside Park. Domina il silenzio in un luogo generalmente coperto dagli schiamazzi e dalle voci gioiose dei bambini, che solitamente qui accorrono assieme alle mamme e alle loro baby-sitter. “Si tratta di una tragedia americana, non solo perché Tessa ha perso la vita, ma anche perché un ragazzino di 13 anni non dovrebbe andare in giro munito di un'arma cercando di derubare le persone” c'è chi scrive amareggiato su Instagram. Proprio ieri sui social era stato reiterato l’invito alla fiaccolata al Morningside Park, fra le 116esima e la Morningside Avenue.
Una questione politica
La morte della giovane Tessa ha anche un risvolto politico, perché cittadini statunitensi si stanno chiedendo come mai a dei minori è consentito avere accesso alle armi, soprattutto da fuoco. La questione non è mai stata affrontata in maniera organica negli Usa, neanche quando, nel 2014, una bambina di nove ani uccise accidentalmente il suo istruttore in un centro di tiro. Nella realtà, le leggi federali proibiscono a qualsiasi persona sotto i diciotto anni di possedere un'arma. Ma ci sono delle eccezioni. In Montana l’età minima è 14 anni, 21 in Illinois mentre, stando a quanto riporta il Washington Post, in ben trenta Stati è tecnicamente legale per un minore avere accesso a un'arma.