E’ scaduta questa mattina, alle 6 del mattino in Italia, l’autorizzazione alla National Security Agency di intercettare le comunicazioni (telefoniche, dati ed email) degli americani. I senatori non hanno votato la legge che prevedeva una moedifica dell’articolo 215 del “Patrioct Act”, il programma antiterrorismo varato dopo l’11 settembre, che avrebbe consentito la raccolta dei cosidetti “metadati” (numeri di telefoni del chiamante e del ricevente, durata delle conservazioni, così come per le email o gli sms) delle comunicazioni, ma non il loro contenuto.
Nel frattempo una nuova legge, il Freedom Act, scritta dopo lo scandalo sul programma di raccolta dati rilevato dall’ex contractor della National Security Agency (Nsa), è già passata alla Camera. Obama ha fortemente appoggiato il Freedom Act, così come ha fatto la maggior parte dei democratici. La Camera aveva approvato la misura lo scorso 13 maggio, con 388 voti favorevoli e 88 contrari.
“Uno scivolone irresponsabile”, così dalla Casa Bianca hanno definito il macato accordo sul “Patrioct Act”. L’impasse al Senato è stata causata dall’iniziativa del repubblicano Rand Paul, candidato alla Casa Bianca ed esponente dell’ala libertaria del Tea Party, che è riuscito a bloccare il voto alla Camera di una soluzione ponte.