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IL RAMADAN DI SANGUE DELLA SIRIA: 5MILA PERSONE UCCISE

Per la Siria quello di quest’anno è stato un Ramadan di sangue. Circa 5.000 persone sono state uccise nei combattimenti andati in scena durante il mese sacro religioso, nel corso del quale sarebbero vietate azioni militari tra musulmani. Lo ha reso noto l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr). Il numero totale dei morti tra il 18 giugno e il 16 luglio e’ di 5.026, di cui almeno 1.220 sono civili. Il SOHR ha aggiunto che negli scontri sono stati uccisi circa 1.665 combattenti non siriani dei gruppi jihadisti dello Stato Islamico, di Nusra e di altre organizzazioni estremiste.

Il governo siriano ha perso circa 775 soldati e ufficiali, oltre a 642 miliziani locali, 99 combattenti stranieri pro-regime e 38 combattenti di Hezbollah. Nel complesso, dall’inizio della guerra in Siria (marzo 2011) sono state uccise oltre 220 mila persone, secondo le stime delle Nazioni Unite, con oltre 11 milioni di sfollati.

Intanto il Sohr ha confermato la morte del generale dell’esercito di Damasco Mohsen Majluf, vicino alla famiglia del presidente Bashar Assad. Majluf è caduto in un attacco del gruppo jihadista Stato islamico, nel centro della Siria, ed è l’ufficiale di più alto rango a perdere la vita dal maggio passato. Era il capo delle operazioni militari nell’area di Palmira, presa dallo Stato islamico nello scorso maggio. E’ rimasto ucciso il 16 luglio, colpito mentre ispezionava le truppe al fronte nella provincia di Homs. Quel giorno, l’Osservatorio e i mezzi di comunicazione statali avevano dato notizia della morte di almeno 45 persone negli scontri fra il regime e lo Stato islamico alla periferia di Palmira. Non avevano però fatto riferimento al generale. Il conflitto civile in Siria infuria da quattro anni e, secondo le cifre dell’Osservatorio, ha causato la morte di 230mila persone.

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