Il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi arriva oggi a Washington Dc – capitale degli Stati Uniti d’America e sede della Casa Bianca – per una visita di cinque giorni. Il programma del presidente prevede, tra le altre cose, un incontro col neo eletto collega Donald Trump lunedì prossimo.
Si tratta certamente di una visita storica, perchè è la prima ufficiale di un presidente egiziano alla Casa Bianca dal 2010, da quando cioè il predecessore egiziano Hosni Mubarak incontrò l’omologo statunitense, Barak Obama, a margine di un’Assemblea Generale dell’Onu. Nel frattempo, la politica interna del Paese dei Faraoni ha subito grandi scossoni, dal colpo di Stato del luglio del 2013 al radicalismo islamico contro i cristiani copti.
Ricco il calendario di impegni di Al Sisi, ex ministro della Difesa sotto il Presidente Morsi a cui ha preso il posto dopo aver rovesciato il suo governo con un colpo di Stato militare il 3 luglio 2013. Secondo l’agenzia Mena, Sisi incontrerà domani il capo della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, il segretario di stato Usa, Rex Tillerson, e il ministro della difesa James Mattis. Dovrebbe inoltre partecipare a una tavola rotonda con i capi di società americane che stanno investendo in Egitto o che hanno annunciato di volerlo fare.
Interessante anche il colloquio che avrà lunedì con Trump: l’Egitto è uno dei Paesi in prima linea contro l’Isis, nonostante una recente denuncia di Amnesty International secondo cui la sua presidenza abbia segnato un profondo deterioramento della situazione dei diritti umani in Egitto. I due presidenti tratteranno una serie di argomenti di interesse comune: dalla lotta al terrorismo, alle crisi e i conflitti in Siria, Iraq, Libia e Yemen, ai temi della stabilità politica ed economica nella regione mediorientale nel paese guidato dall’ex militare.