Sono stati compiuti ''progressi, ma non abbastanza'', con il solito tweet il presidente americano Donald Trump ha commentato il mancato accordo sui dazi con il Messico. ''Più saliranno e maggiore sarà il numero di società che si sposteranno negli Stati Uniti'', ha continuato il presidente americano. L'amministrazione statunitense ha anche minacciato di alzare la tassazione fino al 25% entro ottobre se il Messico non porrà rimedio al flusso illegale di immigrati.
Lo sfondo
Proprio mentre ha a Washington stava per iniziare un incontro fra il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard, e il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, per discutere del problema un contingente di agenti della polizia federale messicana, insieme a funzionari dell'Istituto nazionale di migrazione (Unm) e del Segretariato della Difesa nazionale (Sedena), giungeva nella zona di Metapa, a 15 chilometri dal municipio di Tapachula. Da quello che riferisce la Tv Milenio il motivo dell’operazione sarebbe bloccare una carovana di circa 1.000 migranti provenienti dal Guatemala, entrati in Messico all'alba di ieri con l'obiettivo di raggiungere la frontiera degli Stati Uniti. Secondo l’agenzia Ansa, il gruppo composto da uomini donne e bambini, sarebbero entranti in Messico attraversando il ponte internazionale 'Rodolfo Robles'. Nel caso la polizia trovasse queste persone senza i documenti, i migranti verrebbero portati nel Centro 'Siglo XXI' di Tapachula o in quello alla frontiera di Hiudalgo per il rimpatrio.