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Il governo francese si salva dalla sfiducia, ma utilizzando un cavillo costituzionale

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Il governo socialista francese si salva: il primo ministro Manuel Valls fa passare il progetto di legge sulle liberalizzazioni del suo ministro delle Finanze Emmanuel Macron. L’assemblea nazionale ha respinto la mozione di censura presentata dall’opposizione. A votarla, l’opposizione di centro-destra e parte della sinistra radicale. “Noi andremo avanti con tutti i mezzi previsti dalla costituzione”, ha promesso Valls. “Continueremo senza sosta a riformare. Continueremo ad andare avanti per la Francia e per i francesi”.

Il progetto di legge Macron passa così all’esame del Senato nel mese di aprile. Il testo della “legge sulla crescita e l’attività economica” prevede la creazione di zone turistiche speciali, la possibilità per tutti i negozi dell’esagono di tenere aperto fino ad un massimo di 12 domeniche l’anno – al posto delle attuali cinque – la regolamentazione del tariffario dei notai, semplificazioni nelle procedure per quanto riguarda le controversie sul lavoro – in particolare sui licenziamenti collettivi – e il capitolo “liberalizzazioni” che si focalizza in particolare sui trasporti stradali. Obiettivo del provvedimento è quello di aprire alla concorrenza il mercato dei servizi sulle grandi distanze, oggi molto limitato in Francia, in maniera tale da fornire un’alternativa economica al treno.

Per permettere che la legge Macon potesse passare senza intoppi dinanzi all’assemblea nazionale, Valls ha fatto ricorso a un meccanismo d’emergenza previsto dalla costituzione normalmente poco usato che mette in gioco la stessa stabilità del governo. Il sì alla sfiducia avrebbe infatti comportato l’automatica dimissione del governo, il no – come poi accaduto – fa passare il progetto di legge senza ulteriori votazioni.

Contrario l’ex presidente Nicolas Sarkozy che esterna le sue preoccupazioni facendosi portavoce dell’intera opposizione. “Se si utilizza l’arma nucleare dell’articolo 49.3 della costituzione per la piccola legge Macron – ha dichiarato alla luce dei risultati – come pensa Hollande di poter far passare i suoi grandi progetti di riforme? Non sono l’unico a pensarlo – specifica – tutti gli osservatori sono d’accordo su questo punto”. Il ricorso all’utilizzo di un cavillo costituzionale ha dunque creato preoccupazione e allarme all’interno dello schieramento moderato che ha interpretato la mossa dei socialisti come non volontà di confrontarsi alla pari con l’opposizione sul terreno delle riforme. “Utilizzare quell’articolo – ha concluso Sarkozy – è una dimostrazione di debolezza da parte del presidente della Repubblica”.

Milena Castigli: