Il cybercaliffato continua la sua opera di attacco nei confronti delle grandi potenze mondiali. Questa volta a finire nel mirino dei pirati informatici battenti la bandiera nera dell’autoproclamato Califfato ĆØ il governo britannico. Infatti, secondo quanto rivela il Daily Telegraph alcuni hacker appartenenti al sedicente Stato Islamico avrebbero violato gli account di posta elettronica di alcuni membri del Gabinetto in quella che gli 007 inglesi hanno definito una sofisticata operazione di spionaggio.
Secondo l’indagine condotta dall’intelligente inglese, a essere prese di mira sono state alcune informazioni che erano in possesso di alcuni dei ministri piĆ¹ importanti di David Cameron. Tra questi anche il ministro degli Interni Theresa May: tra i suoi file c’erano anche le date e gli eventi inseriti nell’agenda dei membri della famiglia reale.
In realtĆ l’attacco si sarebbe verificato alcuni mesi fa, ma il quotidiano inglese ha accettato di non divulgare la notizia in quanto era ancora in corso l’indagine. Lo scorso lunedƬ il premier Cameron ha annunciato che tre militanti dello Stato Islamico – tra cui il britannico Reyaad Khan di 21 anni, sospettato di essere implicato nella pianificazione di un attentato contro la regina – sono stati uccisi in un’operazione condotta da un drone il 21 agosto scorso in Siria.
Pochi giorni dopo un altro britannico, Junaid Hussain, un hacker da Birmingham, era stato ucciso dalle forze Usa. Secondo l’intelligence, l’uomo, che si ĆØ unito Is nel 2013, era il capo del ‘cyberCaliffatĆ² e con la moglie Sally Jones, musulmana convertita, si pensa sia coinvolto nell’attacco informatico alle email private di alti personaggi del governo britannico.