Garantire la sicurezza della navigazione delle rotte commerciali nella regione. E' per questo che il governo giapponese ha approvato il progetto per l'invio di personale delle Forze di autodifesa nel Medio Oriente.
Gli scopi
Il governo di Tokyo ha deciso di contribuiire al progetto di pace nel Medio Oriente per allentare le tensioni tra Iran e Stati Uniti dopo la decisione di Washington di uscire dall'accordo nucleare del 2015, e una serie di incidenti e sabotaggi avvenuti nell'area a cargo e petroliere, per i quali gli Stati Uniti accusano Teheran.
Le dichiarazioni di Tokyo
Il governo nipponico ha deciso di non aderire alla richiesta degli Usa di creare una “scorta militare” nella regione, per evitare di incrinare i rapporti con l'Iran. Nella regione, quindi, verranno inviate una nave porta-elicotteri e un aereo P-3C per il pattugliamento marittimo, a margine di una missione denominata di “analisi e ricerca”, della durata di un anno con l'impiego di 260 militari.
Le zone di intervento
Le aree di intervento sono limitate al Golfo dell'Oman, il versante nord del Mar Arabico, e lo stretto di Bab el-Mandeb, che connette il Mar Rosso al Golfo di Aden. Lo stretto di Hormuz è stato escluso a causa della contrarietà di Teheran, che non vede di buon occhio l'iniziativa statunitense.