Le famiglie dei diplomatici canadesi a Cuba sono state richiamate nel proprio Paese, perché l'indagine durata oltre un anno sulla misteriosa malattia che li ha colpite si è conclusa con una nulla di fatto.
Giallo
“Le cause sono sconosciute ma potrebbero essere state procurate dall'uomo“, ha fatto sapere il governo di Ottawa, riferendosi al sospetto di deliberati “attacchi alla salute“. A partire dal 2016, diplomatici canadesi e statunitensi hanno cominciato ad accusare sintomi come vertigini, nausea, perdita dell'udito. I diplomatici americani, in particolare, hanno riferito di essersi sentiti male, con sintomi simili alla commozione cerebrale, per la prima volta dopo aver sentito strani rumori o vibrazioni tanto da far sospettare un attacco sonico. Gli ultimi due casi canadesi sono stati registrati ad agosto e dicembre dello scorso anno ma a differenza dei loro colleghi Usa non presentavano lesioni cerebrali e nessun canadese ha sentito strani rumori prima di ammalarsi. Ottawa ha tenuto a sottolineare come le autorità cubane abbiano fornito estrema collaborazione durante le indagini condotte congiuntamente con gli Usa.
Ritiro
Lo scorso marzo gli Stati Uniti hanno annunciato il ritiro di circa i due terzi del personale presente all'interno della propria ambasciata all'Avana. Anche l'indagine svolta dai funzionari di Washington non è riuscita ad accertare le cause della misteriosa patologia. Esponenti del governo cubano hanno negato qualsiasi coinvolgimento. Nonostante l'embargo decennale imposto dagli Stati Uniti a Cuba, i rapporti fra l'isola caraibica e il Canada sono sempre stati buoni.