Repubblicani contro la pena di morte. Sembra quasi un ossimoro ma non lo è. Sei Stati Usa hanno, infatti, presentato proposte di legge per abolire la pena capitolae e i promotori sono repubblicani. Si tratta di Kansas, Kentucky, Missouri, Montana e Wyoming, tutti a guida conservatrice, e New Hampshire, dove comandano i democratici.
La situazione
Un settimo stato, l'Alabama, anche questo in mano ai repubblicani, discuterà nei prossimi mesi l'abolizione della pena di morte. Il segnale segue quello a livello nazionale: sono ventisette i repubblicani del Congresso favorevoli all'abolizione. Nel 2000 erano appena quattro. Ma dietro questo movimento ci sarebbe, soprattutto, una motivazione economica: costa troppo mantenere la macchina della giustizia capitale.
Il boia costa
Nei trenta Stati che prevedono la pena di morte le esecuzioni sono diminuite per molti motivi, tra cui le scorte ridotte di farmaci usati per le iniezioni letali e i costi, che si aggirano sui 400mila dollari per ogni condanna eseguita. Lo stato del Wyoming, nonostante abbia giustiziato una sola persona dal 1977, ogni anno sostiene 750 mila dollari di costi per mantenere l'ufficio giudiziario competente. “Sono andato a vedere i bilanci – confessa Jared Olsen, rappresentante repubblicano del Wyoming – e mi chiedo perche' spendiamo tutti quei soldi per niente”. Una domanda che si stanno facendo molti repubblicani in tutto il Paese: l'anno scorso sono state venticinque le esecuzioni, contro le 98 del 1999.